E’ considerata uno dei capolavori di architettura religiosa di Andrea Palladio,
costruita dal Senato della Repubblica nel 1577, come tempio votivo consacrato
al Redentore per la cessazione della peste che colpì la città nel 1576.
All’interno sono esposte opere di
Domenico Tintoretto, Paolo Veronese, Palma
il Giovane, Francesco Bassano, Alvise Vivarini, Paolo Piazza e Pietro della Vecchia.
E’ tradizionalmente il fulcro di una delle feste più sentite dai veneziani:
la festa del Redentore che si svolge la terza domenica di luglio. La chiesa venne
infatti concepita come stazione finale per la solenne processione del Redentore, che
attraversa il canale della Giudecca sopra un ponte di barche costruito per l’occasione.